Gestire un piano editoriale che lavora su ogni fase della #customerjourney è complesso. Bisogna lavorare su:
– Più formati e forme di contenuto;
– Diversi approcci e livelli di consapevolezza del target;
– Più canali di distribuzione.
La realtà è che, finché è gestito da UNA sola persona è, paradossalmente, più facile: non ci sono momenti di lavoro non-sincronizzati e le attività hanno un legame cronologico di dipendenza.
Nel momento in cui non è più una sola persona a gestire tutto, si moltiplica vertiginosamente la complessità del lavoro: subentrano il coordinamento, la gestione di un team, la necessità di allineamento costante, il controllo qualità in leva e… se qualcosa non funziona bene, non puoi “aprire il file” e metterci mano, ma devi mettere mano all’intero sistema.
Insomma… Un casino! 😂 😵
Il punto è: immagina di tenere in prima persona SOLO la parte più facile, comoda e veloce. Il parlare. Poi, come per magia, tutto il resto accade in modo perfettamente sincronizzato.
📌Questo è il concetto di Pillar Content.
Tu concentrati SOLO sul primo contenuto: da questo partirà la produzione dei successivi formati.
Fatto quello, il DOPO dipenderà unicamente dalle abilità della squadra che lavora per la tua strategia.