“Content is king“: il contenuto è il re. Il content marketing è la tendenza indiscussa, la tecnologia del futuro, il marketing del 21 ° secolo”. Scommettiamo che lo sentirete sempre più spesso… Sbagliato?
Che tu ci creda o no, hai ragione.
Ma pensiamo logicamente: siamo circondati da una MIRIADE di contenuti.
E-mail, video su YouTube, post, foto su Instagram, blog professionali con guide, post lunghi e istruzioni tra le più disparate; portali di recensioni e articoli su nuovi negozi; siti educativi con libri e manuali, ecc.
Gli utenti consumano e assorbono tonnellate di contenuti alla ricerca delle informazioni di cui hanno bisogno. Inoltre, chi dice che le persone sono interessate SOLO ai materiali di intrattenimento su Internet… in realtà sbaglia. Siamo molto lontani da questa affermazione.
Non ci credi?
Allora spostiamo la visuale, ad esempio, da Internet all’ufficio di un’agenzia viaggi.
Hai bisogno di una vacanza al mare: ti sei affacciato in agenzia chiedendo informazioni su Spagna o Grecia. Non hanno saputo darti opuscoli con foto della zona e dell’hotel, nessuna notizia su ciò che caratterizza quei luoghi, nessuna risposta alle tue domande, nessun riferimento per contattare i tour operator. In una parola: niente.
Tu stai volando all’estero per la prima volta e avresti voluto informazioni, supporto, personale in grado di consigliarti al meglio.
Come procedi?
La risposta crediamo sia ovvia.
Se ti sei ritrovato anche tu in questa situazione, significa che l’agenzia a cui ti sei affacciato non aveva abbastanza contenuti da offrire ai suoi clienti: racconti, consigli, opuscoli, foto di turisti felici, recensioni e informazioni utili…
Devi sapere che la creazione di contenuti di marketing è di vitale importanza, se offri un servizio o vendi un prodotto. Pertanto, è ragionevole influenzare il cliente offrendo contenuti interessanti e utili: è un lavoro che deve essere fatto per guadagnare fiducia, aumentare la propria reputazione, essere riconosciuti professionalmente e per diffondere i propri beni e servizi, sia indirettamente, sia con le vendite.
Agire sul content marketing in maniera adeguata e competente aiuta un’azienda a raggiungere i propri obiettivi e a influenzare il pubblico di destinazione.
Abbiamo scritto in modo più dettagliato come, cosa e perché in questo articolo.

Content marketing: si parte dalla strategia
Parlare di content marketing è semplice, ma metterlo in atto richiede dei presupposti e delle conoscenze imprescindibili.
Infatti, PRIMA di lanciarti a testa bassa a produrre contenuti, devi capire dove colpire e come indirizzare al meglio le tue energie. Di fatto non esiste una pillola magica che ti permetta di creare contenuti di marketing: ti serve lavorare molto, a lungo e seguendo un piano ben preciso.
Insomma: niente improvvisazione.
Ti serve una strategia precisa, esattamente come se stessi organizzando un viaggio all’estero per la prima volta. Non puoi pensare di improvvisare o trovare un hotel al momento, dopo essere arrivato sul luogo. Ti serve farlo prima, altrimenti rischi di non avere un posto dove passare la notte.
La strategia di marketing è esattamente questo: la pianificazione perfetta di ciò che devi fare, dei contenuti da scrivere e del pubblico che vuoi interessare. Solo in questo modo i tuoi contenuti potranno offrire a chi li legge un VALORE REALE: delle informazioni, delle risposte, dei consigli utili. Inoltre, una strategia di marketing completa ti fornisce un MOTIVO per creare contenuti e arrivare alle persone.
Perché se crei contenuti SENZA una strategia, ciò che scrivi può essere valido, ma rischia di essere senza valore e, quindi, inefficace per aiutarti a raggiungere i tuoi scopi.
Non ci sono regole rigide, una guida passo passo o un modello universale: devi creare il tuo pezzo unico, in maniera completamente individuale. Tutta la strategia dipende dall’argomento del sito, dalle attività, dalle specifiche del settore, dal pubblico di destinazione e persino dalla quantità di tempo, dal budget e dagli obiettivi che l’imprenditore e/o il proprietario dell’azienda stabilisce.
Prima di tutto, però, cerchiamo di capire di cosa NON puoi fare a meno per elaborare una CORRETTA strategia di creazione contenuti.
#1 Definisci traguardi e obiettivi nella strategia di content marketing (Content Marketing Strategy Goals)
Primo step per elaborare la tua strategia e fare goal con i contenuti: comprendi e definisci il perché.
Le risposte: “Perché è di moda“, “I concorrenti sono impegnati, quindi devo“, “Voglio provare” NON funzioneranno come motivazioni valide. I tuoi obiettivi dovranno essere SPECIFICI, REALI, MISURABILI. Devi conoscere al 100% l’obiettivo che vuoi raggiungere e il risultato che vuoi ottenere creando contenuti.
Ma attenzione! Devi partire con una consapevolezza fondamentale: creare contenuti oggi e metterli online sul tuo blog NON ti garantisce vendite e clienti già dal giorno successivo, come non può farlo neppure commissionare articoli a grandi esperti e pubblicarli su portali conosciuti. Questi obiettivi devi averli in mente, ma devi sapere che raggiungerli NON è immediato.
Obiettivi di vendita e aumento dei profitti sono desideri leciti: ogni azienda li sogna. Tuttavia, la strada per raggiungerli prevede che tu compia piccoli e molteplici passi, raggiungendo dei sotto-obiettivi che ti avvicinano alla meta.
Per iniziare dichiara i tuoi obiettivi in modo chiaro e semplice. Come farlo? Rispondi a queste domande: Cosa vuoi ottenere da questo lavoro? Cosa vuoi ottenere in un mese, sei mesi, un anno? Su cosa conti, in generale, perché venga svolto questo lavoro? Ma soprattutto: ricorda che gli obiettivi dovranno essere misurabili e reali se vuoi fare un content marketing di successo. Qualche esempio?
- Aumentare il traffico, il numero di nuovi contatti, gli iscritti alla newsletter;
- Mettere in ordine le pagine del sito;
- Ottenere riconoscimento, simpatia per il marchio e fedeltà al lavoro;
- Aumentare la competenza;
- Comunicare in maniera diretta o indiretta con il pubblico, ecc.
Perché, no: non dipende solo dal contenuto, è necessario uno studio approfondito del sito, SEO, fattori esterni.
Perché, sì: con un aumento del numero di richieste promosse, grazie a una maggiore copertura, in totale si può ottenere un buon traffico. È più facile avanzare nella gamma bassa e media + risultati accurati per l’utente interessato, tassi di conversione elevati e impatto sulla lealtà e sulla fiducia. E tutto può essere ottenuto con contenuti di alta qualità.
Pensa a questo: vuoi creare un blog in cui pubblicizzare i tuoi prodotti e servizi.
I concorrenti hanno esattamente lo stesso OBIETTIVO.
La maggior parte dei contenuti sul blog dovrebbe essere informativa: solo una piccola porzione può essere riempita con pubblicità del tuo prodotto.
Hai bisogno di materiali di alta qualità, che rispondano a importanti domande degli utenti, dimostrino competenza e forniscano informazioni davvero preziose. Se offri ossessivamente i tuoi prodotti o servizi sul blog, il risultato non soddisferà le aspettative.
Se ti concentri, invece, sui concorrenti, sappi che copiare ciecamente ciò che fanno non ha alcun senso, perché non sai realmente come e cosa funziona per loro e nemmeno quale effetto ottengono con quel preciso tipo di lavoro, se lo ottengono.
Devi puntare alla creazione di un blog più dettagliato di quelli esistenti, ponendo la massima attenzione ai materiali che riguardano l’argomento di cui stai trattando. Tutto questo serve per diffondere i tuoi beni e servizi, far in modo che siano conosciuti dal pubblico e che ti aiutino a essere riconosciuto come autorità di settore.
In questo modo il tuo pubblico ti vedrà come un esperto, condividerà i tuoi materiali, si fiderà della tua opinione e solo DOPO del tuo prodotto o servizio. Pensaci: maggiore è l’aiuto che offri ai tuoi potenziali clienti, maggiore è la fiducia che nutriranno nei tuoi confronti. Solo in questo modo diventerai un esperto agli occhi di clienti e concorrenti, otterrai traffico di alta qualità che verrà in parte convertito in vendite.
Inoltre, ricorda che i clienti fedeli sono i tuoi sostenitori e persino gli addetti alle pubbliche relazioni per il tuo marchio!
Ovviamente, gli obiettivi (i content marketing strategy goals) sono strettamente correlati tra loro, ma attento, perché se vuoi sviluppare una strategia di content marketing senza una chiara comprensione del percorso che dovrai fare è impossibile.
Stabilisci i diversi obiettivi che puoi raggiungere attraverso i tuoi contenuti partendo da un semplice: “Perché voglio fare content marketing?“. Se non hai una risposta chiara e onesta alla domanda, allora preparati perché sarà difficile pareggiare il rapporto “aspettativa-realtà” a livello di risultati effettivi.
#2 Analisi preliminare durante lo sviluppo di una strategia di contenuto: cosa stiamo ricercando?
Un errore comune di chi inizia a fare content marketing in maniera amatoriale è creare contenuti di proprio gradimento o presumibilmente per il gusto universale di tutti gli utenti dai 18 ai 90 anni, SENZA tenere conto dello stato del loro sito, degli interessi dei clienti, delle tendenze del settore, della popolarità dei canali di distribuzione dei contenuti, ecc…
Quando si sviluppa una strategia di contenuto, è necessario condurre un’analisi in almeno tre direzioni: concorrenti e mercato; pubblico di destinazione; sito Web e attività commerciale.
Apparentemente non sembra così complicato, ma spesso la valutazione si riduce a questo concetto: “I concorrenti sono davvero pessimi, tutto è davvero meglio, vendiamo e possiamo soddisfare le esigenze di qualsiasi cliente, inoltre, abbiamo appena creato un sito web: è bello e alla moda, sembra che alla gente piaccia“. Purtroppo, tutte queste informazioni sono INUTILI e non ti aiuteranno né nello sviluppo di una strategia di content marketing né nella creazione di contenuti.
Scopriamo cosa deve essere analizzato e come farlo in modo che ci sia un reale vantaggio per la tua azienda.
#3 – Conosci te stesso // La tua azienda // Il tuo prodotto e servizio
Analizza i tuoi contenuti e la tua attività, perché, prima di sapere come si comportano i tuoi concorrenti sul mercato, devi fare un inventario di ciò che hai attualmente.
Inoltre, per motivi di completezza, devi guardare il loro sito web, ma anche ricavare informazioni sull’organizzazione aziendale: USP, punti di forza, di debolezza e vantaggi.
Qui devi essere il più obiettivo possibile, quindi: non lodarti troppo.
È chiaro che per un imprenditore la sua idea è perfetta e non ha bisogno di argomentazioni per giustificarla o spiegarla. Tuttavia i potenziali clienti non la pensano allo stesso modo: non conoscono l’azienda, quindi è importante essere il più onesti possibile con se stessi.
Crea un file nel formato “domanda-risposta”, dove registrerai tutte le informazioni: ti servirà come un buon promemoria e ti aiuterà a capire le tue peculiarità.
Ecco alcune domande che possono aiutarti a sviluppare al meglio quest’analisi:
- Cosa fa l’azienda? Quanto è conosciuta sul mercato? È conosciuta su Internet? In caso affermativo: come si posiziona per il pubblico? Conoscono il tuo prodotto/servizio e quanto bene lo conoscono?
- Qual è la proposta di vendita unica?
- In che modo l’azienda si confronta favorevolmente con i concorrenti, quali sono i suoi vantaggi?
- Perché è davvero vantaggioso e conveniente per i clienti ordinare qualcosa da te?
- Quali sono i punti di forza dell’azienda in termini di fornitura di beni o servizi ai clienti?
- Quali sono i punti deboli, su cosa vale ancora la pena lavorare, dove sono le lacune?
Ora, ad esempio, analizziamo le risposte buone o cattive:
NEGATIVE: le informazioni sono troppo generali, non c’è spiegazione sull’approccio individuale e sui prezzi. Di conseguenza, non è affatto chiaro come l’azienda differisca da molte altre e come sia vantaggioso sceglierla.
POSITIVE: ci sono dati specifici sull’azienda, vengono riassunti tutti i principali punti di lavoro, viene evidenziata e comprovata una proposta di vendita unica. Di conseguenza, sono disponibili informazioni e dati di supporto sulle caratteristiche specifiche dell’azienda.
Ancora una volta, tali informazioni sono necessarie perché la base della strategia di content marketing e di qualsiasi contenuto è rappresentata dalle capacità dell’azienda o dell’azienda stessa.
Nessuno le conosce meglio del proprietario o del manager.
Un marketer o un copywriter aiuterà a finalizzare l’USP, a formulare alcuni vantaggi e caratteristiche in modo che interessino i clienti, ma può farlo solo sulla base di dati e informazioni reali.
Ad esempio, un “vasto assortimento” e una “società in via di sviluppo dinamico” sono informazioni piuttosto astratte. Puoi pensare o inventare qualcosa da zero, ma le belle parole rimarranno parole e ingannerai semplicemente i tuoi utenti promettendo loro qualcosa che non esiste.
Di conseguenza, perderai credibilità e autorità, che sono decisamente difficili da ripristinare!
Ma ricorda: devi ancora valutare il contenuto del sito.
Dovresti esaminare quali materiali sono disponibili ora, se sono sufficienti, se le sezioni sono compilate, se i testi soddisfano le esigenze del pubblico. Inoltre, seleziona e contrassegna dove è distribuito il contenuto: se ci sono social network, se ci sono state pubblicazioni su portali, blog, ecc.
È importante allontanarsi dalla soggettività quando si valutano i materiali stessi. Ricorda che “Mi piace/Non mi piace” NON è una metrica corretta per giudicare il tuo testo!
È, infatti, importante che il contenuto sia apprezzato dal pubblico di destinazione, che fornisca informazioni complete e dettagliate e risolva i compiti assegnati.
Allora ECCO cosa devi osservare:
- Quali pagine hanno un contenuto e di cosa tratta: è informativo o di vendita, in che misura e a quale scopo serve?
- I testi sul sito sono ottimizzati? L’ottimizzazione è stata eseguita correttamente?
- Quanto sono chiare e accessibili le informazioni presentate al pubblico di destinazione? Sono fornite al pubblico di destinazione le risposte a tutte le domande?
- Quanto sono utili, interessanti e unici nel significato i testi? Il contenuto è duplicato su molti altri siti?
- I testi sono rilevanti per le pagine? E nel blog, se ce n’è uno, scrivi dei tuoi prodotti e servizi o di tutto?
- Se è presente un blog o una sezione di notizie: con che frequenza vengono pubblicati i contenuti più recenti?
- Distribuisci contenuti su siti di terze parti e quali canali utilizzi: social network, YouTube, portali utenti, blog di terze parti, siti partner?
- Qual è la risposta dei materiali? Valuti il traffico, vedi PF, cosa sono?
Che tipo di contenuti hai in generale: articoli, infografiche, recensioni video, interviste, casi di studio?
Inserisci tutte le risposte in un’unica tabella. In questo modo capirai cosa manca, quali canali sono già coinvolti, come vengono elaborati i materiali, con che tono scrivi, quanto è utile il contenuto per il pubblico di destinazione…
Di norma, spesso, si inizia con la finalizzazione del contenuto del sito stesso.
Infatti, a volte, da qualche parte i testi sono assenti, da qualche parte non corrispondono al contenuto della pagina e non sono scritti per le persone, da qualche parte si limitano a copiare e incollare informazioni in modo che la pagina non sia vuota. Bene, tutte queste carenze devono essere eliminate.
Sentiamo spesso dagli utenti: “Conosco già tutte le carenze, perché devo finalizzare i contenuti?” Perché questo lavoro influenzerà direttamente sia la promozione, sia il tuo obiettivo finale: le vendite.
Quindi… il fatto che A TE piaccia o non piaccia NON è un indicatore, lo ripetiamo instancabilmente.
#4 – Chi è davvero il nostro cliente ideale? Analizziamo la Buyer Persona
La regola d’oro dello sviluppo dei contenuti è crearli per un pubblico di destinazione specifico: i tuoi clienti, tenendo conto delle loro esigenze e requisiti. Tuttavia, molto spesso il proprietario di un sito web o di un’azienda non conosce del tutto il suo target oppure desidera vendere il suo prodotto a tutti.
Questa idea non è del tutto corretta: un uomo probabilmente non comprerà un asciugacapelli alla moda e lussuoso, una nonna non ordinerà una bandana con teschi. Sì, possono esserci rare eccezioni, ma si tratta di acquirenti atipici.
Quindi attento: devi dare un’occhiata più da vicino a quei gruppi di persone che più spesso acquistano i tuoi beni o servizi.
Non esitare a interagire con il tuo cliente e porgli domande…
- Chi sono i tuoi clienti, quali sono i loro interessi e bisogni?
- Quale problema di solito i clienti vogliono risolvere acquistando il tuo prodotto o servizio?
- Come prendono una decisione di acquisto, di chi si fidano?
- Cosa motiva i clienti ad acquistare, quale può essere il fattore decisivo?
- Cosa spaventa e respinge più spesso gli utenti?
- Quali informazioni cercano i clienti sui social network e sui forum? Di cosa si lamentano, quali domande fanno?
- Se ci sono clienti abituali, cosa li ha attratti esattamente? Perché siamo pronti a contattarti ancora e ancora?
- Quanto è conveniente per i clienti effettuare acquisti o ordinare servizi da te? Cosa notano le persone, per cosa elogiano, di cosa sono insoddisfatte?
- Perché ti è piaciuto/non ti è piaciuto il sito, quali materiali erano interessanti, cosa è stato chiesto nei commenti nel registro, quali domande sono state poste nelle lettere?
Quali informazioni vengono cercate sul sito web e su Internet, quali testi, articoli vengono letti e perché? Inoltre, ricorda che a volte diverse categorie di clienti effettuano acquisti e ordinano servizi, quindi potrebbero esserci diversi ritratti di clienti tipici.
Disegna un ritratto di ogni persona: possono avere diversi motivi per l’acquisto, diversi problemi che vogliono risolvere con l’aiuto della tua azienda o del tuo negozio.
Comprendendo le esigenze, i problemi e i desideri dei tuoi potenziali clienti è più facile influenzare gli utenti, creare contenuti efficaci e necessari.
#5 – Conosci il tuo nemico: analizza la concorrenza
Vuoi battere tutti gli altri sul mercato? Un grande obiettivo, ma piuttosto superficiale.
Devi sapere chiaramente cosa e con chi dovrai trattare per ottenere il TOP, la fiducia, i clienti e le vendite.
L’analisi dei competitor ti aiuterà a capire come sono distribuite le forze nella tua nicchia, cosa è popolare, qual è il minimo di cui hai bisogno, di chi si fidano i clienti, quali vantaggi e svantaggi hanno i concorrenti, quali contenuti usano e dove distribuiscono e, infine, perché attraggono i clienti.
Ricorda: non devi mai copiare da una o più idee dei tuoi concorrenti.
Devi distinguerti da loro e non essere un clone 2.0.
Come farebbero i clienti a scegliere chi è il migliore se gli proponiamo siti e aziende più o meno simili?
Considera 5-6 dei tuoi principali concorrenti (di più è possibile, ma richiede molto più lavoro e tempo). Per la valutazione, puoi usare le stesse domande che abbiamo considerato sopra per analizzare l’attività e il contenuto del sito. Cosa devi valutare dei tuoi concorrenti?
- Quale contenuto è presentato sul sito? Volume, contenuto informativo, ottimizzazione, stile, focus, contenuto, pertinenza, ecc.;
- Cos’è l’USP? Quali sono i vantaggi, quali sono i punti di forza e di debolezza, cosa è conveniente per i clienti?
- C’è un blog? Quali materiali vengono pubblicati? Con quale frequenza e che tipo di risposta trovano con il pubblico?
- Ci sono i social network? Che tipo di contenuti ci sono? Che tipo di attività? Cosa scrivono gli utenti e quanto sono fedeli?
- Quali altri canali sono coinvolti? Dov’è il contenuto pubblicato? C’è una newsletter?
Così come:
- Quali tipi di contenuti sono coinvolti: articoli, infografiche, recensioni video, interviste, casi di studio? Cosa provoca una maggiore risposta da parte dei clienti, dove ci sono più discussioni e domande?
- Quali elementi, tecniche e chip non standard vengono utilizzati?
- Cosa c’è di interessante, conveniente e utile per gli utenti sia nei contenuti del sito che nelle pubblicazioni esterne?
- Quanto sono famosi i concorrenti tra gli utenti, si fidano di loro, che reputazione hanno?
- Quali argomenti e titoli sono accattivanti e oggetto di accesi dibattiti?
Di conseguenza, traiamo le conclusioni su cosa dovremo affrontare, cosa fare per superare i concorrenti, quali materiali pubblicare e quali canali dovrebbero essere utilizzati esattamente.
Ricorda, la parola chiave è “superare” la concorrenza: dovrai fare sempre meglio.
Ed eccoci qui: la prima e importantissima fase dello sviluppo di una strategia di content marketing è stata completata. Hai una base eccellente a portata di mano, da cui partire per organizzare il tuo lavoro perché adesso sai:
- Cosa è stato fatto ora e quali sono i tuoi punti di forza/debolezza;
- Chi è il tuo pubblico di destinazione, di cosa ha bisogno e come lavorarci;
- Cosa sta succedendo nel mercato – con chi dovrai competere, come aggirarli, quali sono i vantaggi e gli svantaggi degli avversari.
Hai l’idea chiave per iniziare a lavorare: la tua strategia di content marketing è già stata delineata.
B) Il fulcro di una strategia di content marketing: preparazione e utilizzo dei contenuti di marketing
Il lavoro preliminare è stato svolto e possiedi informazioni su come lavorare e impostare i tuoi contenuti.
Ora puoi unire tutte le idee e i risultati delle tue ricerche, stabilire gli obiettivi e creare un piano di azione globale.
In sostanza, questo è il fulcro della tua strategia di content marketing.
In esso, delineiamo due fasi:
1. Cosa e come scrivere
Possiamo capirlo analizzando le informazioni accumulate rispondendo a: cosa manca, cosa si aspetta il pubblico di destinazione, quale contenuto trova una risposta, dove è distribuito tra i concorrenti e dove è richiesta anche la tua presenza.
Definiamo, quindi: tipi, formati di materiali e idee generali per diverse direzioni:
– Contenuto del sito
Senza contenuti di alta qualità, competenti, unici nel significato e ottimizzati sul sito stesso, non ha senso iniziare a lavorare attraverso altri canali.
Pertanto, dopo una valutazione obiettiva e sobria (speriamo), hai visto tutti i problemi e, di conseguenza, devi delineare come risolverli.
In una strategia di content marketing, devi pensare a:
- Quali pagine, sezioni del sito devono essere rielaborate;
- Come ti posizionerai, i tuoi beni/servizi;
- Quale lingua comunicherai con il tuo pubblico di destinazione;
- Quali problemi del pubblico di destinazione risolverà il contenuto;
- Che tipo di informazioni dovrebbero essere presenti nelle pagine e qual è il loro messaggio;
- Come lavorare con l’ottimizzazione e distribuire le keyword tra le pagine, ecc.
– Blog
I post del blog sono anche i contenuti del sito, ma lavorarci è molto diverso dalla preparazione di pagine tipiche per servizi e beni.
Qui devi decidere:
- Quali argomenti e materiali sono realmente necessari e interessanti per gli utenti;
- Come posizionarsi e inviare informazioni, quali tipi e formati di invio utilizzare e in quale proporzione: articoli di esperti o informazioni per principianti, contenuti educativi o di intrattenimento, letture lunghe o brevi articoli concisi, istruzioni dettagliate o liste di controllo, recensioni video, infografiche, ecc.;
- Quanto spesso è necessario pubblicare questo o quel contenuto;
- Come espandere la semantica a scapito di un blog e con quali query lavorare, ecc.
Attenzione: un blog, se usato come strumento di content marketing, NON è una discarica per articoli trovati su altre pagine, tantomeno un posto per PR insignificanti e pubblicità roboante.
Perché un blog sia letto e sia utile, deve fornire materiali davvero preziosi, interessanti e pertinenti per il pubblico di destinazione.
La pubblicità non è utile… Questa è la principale differenza!
– Pubblicazioni esterne e mailing
Tutti i canali hanno le proprie caratteristiche e, idealmente, dovrebbero avere i propri contenuti unici ovunque.
Nella strategia è necessario contrassegnare le caratteristiche per ogni canale: cosa, come pubblicherai, in quale stile scrivere e quali idee trasmettere attraverso questo contenuto.
- Alcune piattaforme possono essere pubblicitarie: ad esempio, articoli o recensioni da pubblicare in grandi città o portali conosciuti;
- In alcuni casi hai bisogno di contenuti educativi: ad esempio, una serie di video su YouTube, che ti mostrano al pubblico come professionista;
- Altre volte si possono pubblicare interviste sia su riviste, sia su siti tematici del settore a cui afferisce la tua azienda;
- Ancora sui siti partner, dove puoi partecipare a conferenze e condurre webinar, ad esempio.
In generale, è necessario formulare idee generali sugli argomenti, ma posizionare diversi tipi di contenuti. La necessità di questa azione serve a determinare i punti di influenza sul pubblico di destinazione e i metodi di comunicazione migliori da adottare.
2. Dove distribuire
A questo punto, traccia una linea: quali canali usi specificamente e perché?
Ciò ti aiuterà a non essere dispersivo: non ci saranno abbastanza forza, tempo o opportunità per essere presente ovunque contemporaneamente, quindi è opportuno concentrarsi sulle cose più basilari. Ecco canali di distribuzione puoi preferire:
- Il tuo sito web o/e il blog;
- La tua mailing list;
- I social network – Linkedin, Facebook, Instagram, Youtube, etc.;
- I blog tematici, forum, portali;
- I siti partner;
- I media online e offline;
- Le edizioni offline.
In effetti, puoi e dovresti utilizzare qualsiasi canale in cui vive il tuo pubblico di destinazione, che ha bisogno di informazioni, di contenuti. Sulla base della strategia generale, puoi elaborazione piani di contenuti mensili dettagliati, in cui verranno programmate le informazioni per ogni specifica pubblicazione.
C) Metodi per valutare il lavoro svolto
Come parte del content marketing, il lavoro è sempre un campo non arato. Quindi, per non lavorare invano, è importante impostare punti di controllo che definiscono come e cosa valuterai.
Abbiamo gli obiettivi comuni fissati nella primissima fase e abbiamo un piano di sviluppo dettagliato: puoi facilmente impostare metriche e strumenti per monitorare l’efficacia di ciascun canale. L’importante è non lasciarti trasportare dall’entusiasmo e non utilizzare tutte le metriche contemporaneamente.
I principali dati da valutare provengono da:
- Traffico;
- Coinvolgimento;
- Percezione;
- Conversioni.
Se i canali, le pubblicazioni e i materiali non sono efficaci come vorresti, devi modificare la tua strategia: elimina problemi ed errori e prova nuovi approcci. Questo è il motivo per cui è necessaria la valutazione di ogni canale.
Conclusioni
Lo sviluppo di una strategia di contenuto non è questione di 5 minuti o un’ora. Il lavoro sarà meticoloso e scrupoloso.
Se ometti tutte queste ricerche e agisci improvvisando, nella migliore delle ipotesi ti ritroverai con contenuti buoni o belli.
Ma… saranno efficaci e risolveranno i tuoi problemi?
C’è un enorme rischio di sprecare il budget: spenderai tempo e denaro su quei canali o quei materiali che non ti danno assolutamente alcun ritorno e che di conseguenza, ti porteranno a essere semplicemente deluso dal content marketing.
Tuttavia, se prepari tutto in modo ponderato e completo o affidi questo lavoro a noi allora avrai uno strumento di tendenza, ma anche un meccanismo in grado di influenzare la percezione dei tuoi clienti!